martedì 2 giugno 2015

Nasce una nuova città (Littoria)


29 giugno \ 18 dicembre – Italia: viene fondata Littoria.

29 giugno: posa della prima pietra
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Posa della prima pietra 29 giugno 1932

Sulla stampa nazionale esce con clamore la notizia della posa della prima pietra di una nuova città che verrà fondata il 18 Dicembre con il nome di Littoria (l'attuale Latina) nelle redente paludi pontine. Benito Mussolini, contrariato da questa attenzione che andava contro la politica antiurbana del regime, contattò Cencelli (direttore della bonifica integrale) intimandogli di evitare cerimonie.

Il Commissario, trascurò l'ordine del duce e il 30 giugno posò la prima pietra di quello che doveva essere un piccolo centro amministrativo, un piccolo villaggio con strutture in muratura. La cerimonia si svolse senza la presenza di Mussolini che probabilmente indispettito per il protagonismo del Commissario e per non aver gestito la questione della fondazione di una città in un momento di insistente politica ruralizzatrice, non partecipò alla cerimonia ed ordinò ai giornali di tacere la notizia. Nonostante il silenzio della stampa italiana, la stampa estera esaltò la nascita di Littoria, nata grazie al sacrificio e all'intelligenza degli uomini, per di più in un ambiente ostile come era quello delle paludi.

18 dicembre: inaugurazione della Città


Alcuni mesi dopo la posizione di Benito Mussolini è cambiata perché (dopo la grande approvazione suscitata dalla posa della prima pietra di Littoria) vede la possibilità di "cavalcare" l'eco positivo dell'inaugurazione, tanto che il 18 dicembre 1932 si reca a Littoria con uno straordinario impegno propagandistico per celebrare il primo nucleo della nuova città. Dal balcone del municipio, il duce, annunciò le tappe future dello sviluppo della fertile pianura che ha preso il posto delle paludi pontine con la fondazione di altre città (Sabaudia e Pontinia) e la costruzione di centinaia di altri poderi.

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Una folla entusiasta ascolta il discorso del Duce
Dal 18 dicembre del 1932 dunque, la Città nuova diventa il simbolo del fascismo, facendo assumere al regime una nuova identità. Dall'estero arrivano messaggi di ammirazione e di incoraggiamento ad una politica fino a quel momento pacifica e votata alla riconquista di ogni centimetro del proprio territorio. Davanti all'Italia, ma soprattutto di fronte alle potenze internazionali, Littoria incarna lo spirito mussoliniano che anticiperà l'imminente politica colonialistica del duce.


Discorso di Mussolini all’inaugurazione della città  di Littoria 18 dicembre 1932
















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